Iclusig, un farmaco antileucemico: raccomandazioni per minimizzare il rischio di formazione di coaguli ematici
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell'Agenzia europea EMA ( European Medicines Agency ) ha formulato una serie di raccomandazioni per ridurre al minimo il rischio di coaguli di sangue che ostruiscono le arterie o le vene nei pazienti che assumono il medicinale Iclusig ( Ponatinib ) per la leucemia.
Il CHMP ha raccomanda che Iclusig non deve essere usato in pazienti che hanno avuto un infarto miocardico o un ictus in passato, a meno che i potenziali benefici non superino i rischi. Inoltre, prima di iniziare e durante il trattamento con Iclusig, dovrebbero essere valutate e devono essere adottate misure per ridurre i rischi cardiovascolari di tutti i pazienti.
I pazienti che hanno problemi di pressione alta dovrebbero avere sotto controllo la pressione sanguigna e il trattamento con Iclusig deve essere immediatamente interrotto in tutti i pazienti con presenza di coaguli che ostruiscono le arterie o le vene.
Le raccomandazioni del CHMP si basano su una revisione dei dati aggiornati degli studi clinici che hanno dimostrato che coaguli di sangue si verificavano con una frequenza più alta rispetto a quanto osservato al momento della prima autorizzazione del medicinale.
Condizioni legate alla coagulazione del sangue, quali infarti e ictus, erano già considerati possibili effetti collaterali di Iclusig e sono stati riportati nelle informazioni del prodotto. L’impiego del farmaco è stato limitato fin dalla prima autorizzazione nel luglio 2013, ai pazienti che non hanno altre opzioni di trattamento disponibili con i farmaci di questa classe, ad esempio perché erano intolleranti ad altri farmaci di tale classe o la loro patologia era resistente a tali trattamenti.
Le raccomandazioni del CHMP sono sostanzialmente in linea con il precedente parere del Pharmacovigilance Risk Assessment Committee ( PRAC ) dell’Agenzia, e un parere sarà inviato alla Commissione europea per un aggiornamento delle informazioni sui prodotti in commercio nell'Unione Europea ( UE ).
L'Agenzia ha ora intenzione di condurre un ulteriore esame approfondito dei dati sui benefici e sui rischi di Iclusig ed emanerà raccomandazioni nel caso dovesse essere ulteriormente modificato l’impiego del farmaco.
L’Agenzia Europea dei Medicinali ha raccomandato modifiche per l’impiego del medicinale Iclusig nella leucemia al fine di minimizzare il rischio di formazione di coaguli ematici.
Informazioni per gli operatori sanitari
A seguito della revisione dei dati sul rischio di eventi occlusive vascolari associati a Iclusig, l’EMA ha concluso che gli operatori sanitari possono continuare ad utilizzare Ponitinib nelle sue indicazioni autorizzate, seppur con maggiore cautela. L’Agenzia ha espresso le seguenti raccomandazioni:
a) Iclusig non deve essere usato in pazienti con storia di infarto miocardico o ictus, a meno che i potenziali benefici del trattamento superino i rischi.
b) Prima di iniziare il trattamento con Iclusig deve essere valutato lo stato cardiovascolare dei pazienti; i fattori di rischio cardiovascolare devono essere gestiti in modo attivo.
c) Durante il trattamento con Iclusig devono essere controllati i valori pressori e gli operatori sanitari devono considerare l’interruzione del trattamento nel caso in cui l’ipertensione non risulti controllata.
d) I pazienti devono essere monitorati per segni di occlusione vascolare o di tromboembolismo, e il trattamento deve essere interrotto immediatamente se ciò dovesse verificarsi.
Le raccomandazioni si basano su una revisione dei dati provenienti da studi clinici, inclusi due studi in corso ( uno studio di fase I dose-finding e uno studio pivotal di fase II ), che hanno dimostrato una incidenza più alta di eventi trombotici arteriosi o venosi in pazienti trattati con Iclusig rispetto a quanto osservato dal periodo del rilascio dell’autorizzazione.
Nello studio di fase I, un’analisi preliminare dei dati di follow up ha dimostrato una percentuale di eventi vascolari occlusivi gravi del 22% ( 18 pazienti su 81 ), mentre in un’analisi preliminare dei dati provenienti da uno studio di fase II il tasso era del 13.8% ( 62 pazienti su 449 ). La durata mediana del trattamento era di 2.7 anni nello studio di fase I e 1.3 anni nello studio di fase II.
Inoltre, nonostante i dati provenienti da questo studio siano ancora preliminari, in uno studio di fase III recentemente interrotto, che ha messo a confronto Ponatinib con Imatinib ( Glivec ) con una durata di trattamento mediana di 3 mesi, si è verificato un numero più alto di eventi vascolari occlusivi nel braccio Ponatinib.
Gli eventi riportati dagli studi includono patologie cardiovascolari, cerebrovascolari, vascolari periferiche e eventi trombotici venosi. Questi eventi sono stati osservati in pazienti con e senza fattori di rischio, ma sono stati riscontrati più frequentemente nei pazienti anziani e nei pazienti con una storia di ischemia ( come ad esempio infarto miocardico ) e ictus, ipertensione, diabete mellito o disordini dei livelli di grassi nel sangue.
Iclusig è un medicinale ad azione antitumorale che contiene il principio attivo Ponatinib. E' utilizzato per il trattamento di adulti con i seguenti tipi di leucemia: leucemia mieloide cronica ( CML); leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) in pazienti che sono cromosoma-Philadelphia positivi ( Ph+ ).
Iclusig trova impiego nei pazienti che non rispondono a Dasatinib ( Sprycel ) e Nilotinib ( Tasigna ), o che non tollerano Dasatinib e Nilotinib e per i quali il successivo trattamento con Imatinib ( terza linea ), non è considerato opportuno.
Iclusig viene anche impiegato nei pazienti che hanno una mutazione genetica chiamata mutazione T315I, che li rende resistenti al trattamento con Imatinib, Dasatinib e Nilotinib. ( Xagena2013 )
Fonte: EMA, 2013
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